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L’autorealizzazione è un graduale sviluppo della consapevolezza, dell’espansione della cosxienza, che porta ad una progressiva maturazione psicologica con il risveglio e la manifestazione delle potenzialità latenti. È la rottura con la cosxienza istintuale, costituita dall’ignoranza acquisita pre-egoica e quella innata pre-verbale, miscele che compongono il senso dell’io e culminano nell’idealizzazione di sé.
L’uomo deve intendere che la sua ricerca è finalizzata a ritrovare l’unità della sua Vera Natura attraverso l’esperienza terrena che lo rende arbitro del suo destino e figlio del Cielo, abbandonando di buon grado l’attaccamento al suo “corpo fatto di terra”.
Solo in questo modo si riconosce la singolarità di un Lavoro che induce a differenziare la parte caduca da quella immutabile: la parte esterna, gli involucri dell’anima, sono semplicemente dei “fenomeni”, e come tali nascono, crescono e muoiono, mentre solo la parte interna, quella del vero Sé, è permanente e incorruttibile.
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Hermes
In apertura: opera di Christoffer Relander